18, Mar 2024
La Sagra De Le Nocchie

Domenica 24 agosto 2008, ore 16,30… in sottofondo dall’impianto di diffusione realizzato negli anni ’80 lungo “lo Deritto” (via Filippo Nicolai), viene proposto il famoso inno alla nocciola nella versione incisa su CD da Paolo Perelli alla tastiera, Gino Giorgi al sax, cantata da Sandro Loppi. Mentre sono impegnato nella cronaca della sfilata dei carri folcloristici ed agresti accompagnati dalle varie bande, tra le varie cose do lettura dei nomi dei componenti del comitato sagra 2001, quello per intenderci che da tale data organizza la festa. Presidente: Proietti Francesco, vicepresidente: Vincenzi Federico, segretaria: Cristofori Sara, direttore artistico: Cristofori Luca, componenti: Bitti Daniela, Polverini Marco, Pacelli Massimiliano, Carassai Serena, Totonelli Valentina, Scafa Maurizio e le figlie Sofia e Lisa, Ferruzzi Paola, Incanti Dario, Stelliferi Stefania, Tossini Valentina, Loppi Marco, Stefani Linda, Pazienza Tiziana, Ricci Roberto, Pecorelli Mauro, Mariani Giulio, Bozzo Fabrizio, Bruziches Marta, Catulli Sergio, Stelliferi Simona, Tossini Nicola, Cioccolini Tania, Porcelli Damiano, Callini Lamberto, Lamantini Davide, Mascagna Daniele, Valentina Colia, aiuto comitato: Totonelli Fabrizio, Totonelli Giulio, Proietti Barbara, Discendenti Federico. Cè venuto spontaneo chiedere a questo gruppo cosa rappresenta per loro la sagra della nocciola e perché fanno parte del comitato. Varie le risposte, ma in qualche maniera sintetizzate in una lettera scritta da una ragazza, pubblicata sull’opuscolo realizzato nel 2009 in occasione della 54a sagra:

 

“Vorrei raccontarvi un sogno… il mio sogno. C’è chi vuole diventare un calciatore, chi uno scienziato, un politico o un attore, cè chi sogna di andare sulla luna e chi ha ambizioni minori. Sin da piccola desideravo tanto far parte del Comitato organizzatore della Sagra della Nocciola, Quando mi sedevo sui davanzali de “La Rocca” ero così incuriosita da quei ragazzi vestiti di bianco che facevano su e giù per il paese con quelle enormi radioline in mano. Li ammiravo molto e, nel mio piccolo, prendevo le cartelle della tombola per venderle. Ripensando alla Sagra del ’98, anno in cui due delle mie amiche parteciparono come ballerine, ricordo che andavo a curiosare da “Cinolo” durante la costruzione dei car- ri….. quanto avrei voluto far parte del comitato…
Poi, dopo quell’anno il nulla. Il comitato presieduto da Alberto si sciolse, e con lui si interruppe bruscamente la nostra amata tradizione. Che brutte estati quelle… la mancanza della sagra si sentiva tanto. Avevo 15 anni all’epoca e da sola proprio non potevo far niente. Gli anni trascorsero senza che nulla accadesse fino a quando un bel Natale del 2001 (si era proprio il giorno di natale), il mio amico Mario mi chiamò e mi fece una domanda inaspettata: “Ti andrebbe di far parte del nuovo comitato Sagra della Nocciola?” Ovviamente la mia risposta non poteva essere che un si!!! La prima riunione si tenne in un piccolo locale situato “li la Fornella”. Quella sera eravamo veramente in molti e si parlò tanto, affrontammo gli argomenti più disparati: transenne, carri, fuochi d’artificio…. Nessuno di noi aveva la minima idea di come si scrivesse un programma ne soprattutto, di come si arrabattassero i soldi necessari per realizzarlo. Di quella serata mi resta solo un bel ricordo, perché di tutti i partecipanti l’unica reduce sono proprio io. Per fortuna si sono aggregati tanti altri bravissimi ragazzi che hanno preso la cosa sul serio, del resto loro come me avevano lo stesso sogno. Dopo un anno di fatica, il 25 agosto del 2002 i carri erano li, pronti per sfilare dopo 3 anni di assenza. Finalmente anche io avevo la mia maglia bianca… Ricordo che piansi tanto quel giorno, una gioia infinita. E’ proprio questa immensa gioia che tutt’oggi ci ripaga di tutte le nostre fatiche. Il compito del comitato è quello di regalare ore di felicità e spensieratezza ai nostri compaesani che come noi amano la sagra. In questi sette anni ne ho viste tante, ho avuto anche molti momenti di debolezza, tutti noi abbiamo traballato. Alcuni se ne sono andati, altri sono arrivati, siamo diventati amici. Nonostante ogni anno presenti le sue insidie e costi tanta fatica, non ho mai pensato di abbandonare il Comitato. Spero proprio che per tutti i cittadini di Caprarola la Sagra sia importante tanto quanto lo è per me. In tanti anni di comitato ho potuto capire quanto vera sia questa cosa, infatti è sempre bello vedere come ogni persona contribuisca con un’offerta alla realizzazione della festa. La passione dei cittadini unita al lavoro del Comitato ogni anno rende possibile la realizzazione della Sagra. Vi ringrazio… ringraziateci!”.
Daniela Bitti

 

Per concludere ci piace inserire anche questo articolo scritto da Ottavio Sabatucci quando era assessore alla cultura del Comune di Caprarola:

 

Merito degli artigiani se esiste la sagra
GLI ARTIGIANI di Caprarola, gelosi del loro mestiere e orgogliosi delle loro mani e del loro ingegno, crearono negli anni 50 la della nocciola. Da allora ad oggi, tranne qualche anno di pausa, detta manifestazione si è ripetuta seguendo lo stile che la moda periodicamente dettava.
Dalla precisione artigianale: cura di ogni minimo particolare del- la struttura “fissa” del carro folcloristico, si è passati alla precisione della struttura mobile: cura nei minimi particolari dei costumi, degli effetti luce e della coreografia del balletto.
In questi ultimi anni, è necessario dire che il successo è andato crescendo e l’elevato numero del visitatori ha reso difficoltà alla recettività del centro storico di Caprarola.
Qualunque sia il risultato artistico, culturale, è da sottolineare che in questa manifestazione partecipano spontaneamente centinaia e centinaia di persone di ogni età, sesso e di ceto sociale diverso che sono accomunate soltanto dallo “stare insieme” e dall’amore per Caprarola?

 

Infine, un pensiero commosso va a quei residenti scomparsi con i quali ho avuto il piacere di collaborare: Padre Angelo Romani, carmelitano, punto di riferimenti per i ragazzi caprolatti dalla fine degli anni ’70 fino alla morte (28/1/1935-10/10/1984), Cristofori Pietro (20/9/1948-18/11/2001), Nocera Ottavio (14/8/1944-19/3/2005), Gianluigi Testa (29/3/1966-5/2/2009).

 

Testo tratto dal Libro “La Nocciola Regina dei Cimini e La Sagra di Caprarola” di Augusto Loppi